E che sarà mai questa fatica a capire il titolo!

Vediamo: il problema è forse che il titolo del blog appare strano e incomprensibile? Bene, risolviamo subito.
Innanzitutto non saperlo interpretare è indice del fatto che non appartenete alla ristretta cerchia di tromboni che piangono sul cadavere del progressive rock (il che forse, per qualcuno, può essere un motivo di vanto!). Ad ogni modo siete capitati nel posto giusto per leggerne fino allo sfinimento.
Provando a vedere la cosa dal punto di vista dei miei allievi ("Prof, ma cosa vuol dire? Chi è questo re che si chiama Cremiiiiiisi?"), cominciamo col colore crèmisi, con l'accento sulla "è", e non da un'altra parte. Lo so, non basta segnare graficamente l'accento perché gli studenti lo azzecchino, anzi di solito se è segnato... lo pronunciano su un'altra sillaba: è la Terza Legge dell'Accentazione di Murphy.
Poi vediamo: dopo la pronuncia, il significato, sicuramente oscuro. Cremisi indica una particolare tonalità di rosso tendente al porpora, quindi lievissimamente violaceo. In inglese è "crimson".
Veniamo poi al "Re Cremisi": espressione che indica nientemeno che Federico II di Svevia, vissuto nel XIII secolo, imperatore, mecenate, artista, precursore del dialogo interculturale, dello spirito laico e del Rinascimento. Quello della Scuola Siciliana, quello che dialogava col mondo arabo, propugnava lo stato laico separato dalla Chiesa, promuoveva la cultura in ogni ambito e che - soprattutto - è raffigurato su tutti i libri di storia scolastici con un falcone. Dai che l'avete studiato e ve lo ricordate, su.
E la "Corte" del Re Cremisi? Be', per quella c'è la prima recensione del blog stesso, che dice qualcosa su chi erano (sono?) i King Crimson.
Insomma, lo strano nome scelto è un omaggio molto classico, da cultori della musica che fu, al titolo di un album leggendario, al gruppo stesso e a una filosofia artistica. Come se un blog che parla solo di Harry Potter - ora che la Rowling ha finito di incassare - si intitolasse nostalgicamente "La Camera dei Segreti". No, non nel senso che anche qui ci sono maghetti, no. Solo la magia; quella della musica.

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